Il “Libro dei Mutamenti” è un libro sulla vita, un libro che contiene la descrizione di tutti gli eventi e i comportamenti umani. È un libro nato in Cina più di tremila anni fa, che si può leggere per assorbirne, pagina dopo pagina, gli insegnamenti assennati, o che si può interrogare per chiedere consigli. Quando è interrogato sembra aprirsi da solo, sfogliando le sue pagine fino al punto in cui è scritta la risposta, scelta esclusivamente per noi, in quel preciso momento della nostra vita, tra le migliaia di risposte possibili. Ciò che ci viene mostrato è un quadro complesso e ricco di significati. Le spiegazioni sono precise e minuziose e quanto piú abili ed attenti lettori siamo, tanto più riusciamo a comprendere e ad apprendere. Le parole del “Libro dei Mutamenti” descrivono, mettono in luce, rivelano, prevedono, suggeriscono, insegnano. Descrivono l’evento su cui è stata posta la domanda e ne mettono in luce la natura e il significato profondo, rivelano imparzialmente e senza pregiudizi quali forze siano in campo e verso quale direzione sospingano gli accadimenti, prevedono gli ostacoli e i conflitti e suggeriscono il modo per evitarli, insegnano quali siano i comportamenti adeguati alla circostanza e quali siano da evitare perché inadeguati e perciò dannosi per tutti.
Il “Libro dei Mutamenti” è scritto per tutti coloro che vogliono sapere quali siano il tempo e il ritmo giusto per le loro azioni, che pensano prima di agire e che si sentono responsabili di ciò che fanno, che vogliono comprendere gli eventi ai quali stanno andando incontro e “andare con il tempo”, il che significa agire con il favore delle circostanze, tenendo conto delle leggi non scritte che regolano le relazioni umane, dei comportamenti altrui e dell’ambiente in cui si muovono.
Consultando il Libro dei Mutamenti si può immaginare di entrare in contatto con una persona vecchia e saggia, gentile e serena, che sa vedere l’essenza delle cose. Così come si farebbe durante una conversazione si pongono domande e si chiede un orientamento e un aiuto a capire meglio gli eventi della nostra vita, noi stessi e gli altri. Le risposte sono immagini che descrivono in modo particolareggiato le circostanze, prevedendone l’evoluzione e insegnando a guardare gli eventi in modo obiettivo. I consigli che si ricevono sono indicazioni sul cammino da seguire e sul modo di risolvere le difficoltà, avvertimenti dei rischi e dei pericoli insiti nella situazione, conferme, incoraggiamenti e rassicurazioni, oppure inviti chiari a fermarsi o agire diversamente.
Per noi occidentali l’I Ching rappresenta una prospettiva diversa, poiché indica come raggiungere una meta senza utilizzare la razionalità ma la filosofia: non si impongo cambiamenti, ma si indicano strade e spiegazioni del perché una certa situazione esiste e come potrebbe mutare in base a determinati comportamenti.
La Genesi del libro del’I Ching è sconosciuta e va ben oltre la memoria storica, ma si pensa che possa risalire a più di 5000 anni fa, come dimostrato da alcuni documenti che lo fanno collegare alla figura mistica di Fuhsi, suo inventore. I Padri ispiratori della saggezza deil’I Ching sono il Re Wen, il duca di Chou, Confucio e il già nominato Fuhsi, così come gli Imperatori e i Re delle varie dinastie che si susseguirono nei millenni, e che aggiunsero di volta in volta sentenze e commenti fino a raccogliere 64 Segni (chiamati anche "Esagrammi"). Durante tutta la vita del duca di Chou, l’I Ching fu usato come testo oracolare con il titolo "I mutamenti di Chou", e fu in questo periodo che Confucio ne venne a conoscenza, traendone insegnamenti profondi che influirono in maniera determinante sul suo carattere: così come nel libro del’I Ching, Confucio asseriva che per raggiungere l'armonia dentro di noi e con il mondo bisogna coltivare la propria personalità, rafforzandola e nobilitandola. Confucio contribuì alle stesura della nuova versione del libro aggiungendo commenti che sono riportati in una parte dei testi moderni. Anche Lao-Tze aveva fatto del’I Ching una propria filosofia, che si espresse come base per la dottrina taoista da lui fondata, e che comprendeva i valori di amore figliare, devozione, sincerità, compassione, pazienza, semplicità e concordia.
In Cina, durante i secoli successivi e tra alterne fortune, i responsi del libro furono richiesti da filosofi, politici e anche gente comune per avere una indicazione su importanti decisioni da prendere, ed è utilizzato tutt'oggi. In Giappone il libro del’I Ching viene consultato prima di grandi trattative ed è materia di studio nelle Università. In Europa la diffusione del’I Ching cominciò nel 1600, portato dai monaci gesuiti, ma che ebbe scarso successo a causa di traduzioni grossolane e poco comprensibili. Soltanto nel 1911, grazie a Richard Wilhelm, missionario e pastore tedesco vissuto in Cina per oltre 20 anni, si iniziò una seria traduzione in tedesco che durò 12 anni, attraversando epoche drammatiche come la rivoluzione cinese del 1911 e la prima guerra mondiale del 1915. Nel 1924 il libro fu finalmente pubblicato e riscosse un immediato e meritato successo non solo in Germania, ma in tutta l'Europa. A questa traduzione in tedesco ne seguirono un'altra in inglese nel 1949, e in italiano nel 1950. Entrambe le traduzioni ebbero l'onore di allegare una prefazione del celebre Carl Gustav Jung, che ne illustrò struttura e impressioni dopo una attenta consultazione.
A partire da allora l’I Ching, il Libro dei Mutamenti, divenne una patrimonio culturale e fonte di conforto spirituale per milioni di persone.
Il Libro dei Mutamenti è probabilmente il libro più vecchio sul pianeta. La funzione di reale autore del libro fu inizialmente attribuita a Fu Hsi , il governante della Cina durante il terzo millennio a.C. Storicamente il libro fu prevalentemente usato come un almanacco per l'agricoltura, la caccia e la pesca, fino a quando il Re Wen, fondatore della dinastia Chou (1150-249 a.C.) non scrisse i saggi sui significati dei 64 Esagrammi.
(materiale raccolto da internet)
Nessun commento:
Posta un commento